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martedì 20 maggio 2008

San Leonardo Murialdo, un grande alpinista
Una passione che non dice di no alla propria Vocazione

Leonardo Murialdo sacerdote della Torino del fine 800, aveva una grande passione per la montagna che non abbandonò mai. Egli considerava l’alpinismo, non un’attività fine a se stessa ma un modo per essere più vicini a Dio ammirando le meraviglie del Creato. Nelle sue citazioni diceva:”Onora Dio chi onora la natura e sa leggere parole ed immagini divine nel libro della creazione”oppure “Tutte le creature dell’universo hanno il loro segreto ed il loro linguaggio. Ma poche quanto il cielo, il mare, i monti ci rivelano in modo più evidente e splendente la sapienza e la bellezza di Dio, e ci avvicinano a Lui.” Il periodo più intenso della sua attività alpinistica fu tra il 1850 e il 1870. Salì in quegli anni tutte le più alte cime della Val di Susa, nel 56, salì diverse cime delle Alpi Marittime sia dal versante italiano che da quello francese.
Valicò ripetutamente, per andare in Francia, i passi del Monginevro e del Moncenisio, per andare ad imparare dai sacerdoti Francesi. Le sue ascensioni si svolgevano spesso con il fratello Ernesto anche lui appassionato di montagna, il loro alpinismo era un alpinismo di conoscenza e non il desiderio di raggiungere degli alti obbiettivi, infatti Leonardo era convinto che dalla conoscenza nasce il vero amore per la montagna. Tuttavia nel 1862 mancò poco ai fratelli murialdo per sfiorare un vero e proprio primato, difatti provarono la salita del Monviso (senza accompagnatori) e fu la prima salita italiana, e terza in assoluto, purtroppo sull’ultimo filo di cresta, a 3.300 metri furono investiti da un violento temporale e dovettero tornare. Quel primato andò ad altri ma i due fratelli nell’anno successivo ci riprovarono non dandosi per vinti e riuscirono nell’impresa. Fra i giovani, fu uno dei primi divulgatori dell’alpinismo come mezzo di formazione e di elevazione umana e sociale. Per citare ancora qualche montagna, salì anche sul Monte Bianco, sulla Ciamarella, al Rocciamelone, la sua attività durò fino alla vigilia della sua morte avvenuta il 30 marzo 1900, aveva 72 anni. Ancora una volta la mia passione per la montagna, viene confermata da una “persona” che nella vita ha dato tutto senza risparmiarsi mai e nonostante il suo da fare per correre dietro ai giovani, non ha mai rinunciato al suo amore per i monti, questo è proprio il mio ideale di vita che cerco di inseguire pur essendo limitato. Il mio cuore è stato pieno di gioia nel scoprire questo aspetto della vita di San Leonardo Murialdo, un santo che già conoscevo ma non abbastanza. Memori di queste poche righe buttiamoci sempre nella mischia, perché la vita va vissuta da protagonisti.

Ciccio 

giovedì 15 maggio 2008

Escursione Speleologica sul rio Garrafo 11.05.08
supporto tecnico da parte dell'associazione ASA speleoclub di Acquasanta terme

Domenica 11 maggio sono andata con i miei amici ad Acquasanta, in provincia di Ascoli, per visitare le grotte del torrente del Garrafo.
Non è stata di certo una comoda visita da turisti per caso! Guidati da un espertissimo speleologo, ci siamo attrezzati di caschetto con fiamma al carburo (una pietra combustibile che a contatto con l’acqua brucia) e abbiamo letteralmente guadato il torrente, “ammollati” fino alle ginocchia. Prodezze degne di un film di Indiana Jones! Dopo qualche passaggio scivoloso e un po’ di panico (ad un certo punto me la sono vista brutta!), siamo arrivati all’ingresso della grotta. Entrare è stato veramente emozionante! Si alternavano grotte abbastanza ampie a passaggi strettissimi, nei quali si passava solo strisciando…bellissimo! Le formazioni create dall’acqua sulfurea che, nel corso dei secoli, ha scavato le grotte erano uno spettacolo! Il momento, secondo me, più bello del giro in grotta è stato quando la guida ci ha fatto sedere e spegnere le luci dei caschetti per alcuni minuti: intorno c’era solo buio totale e silenzio assoluto e si poteva ascoltare solo il rumore delle gocce d’acqua che scorrevano sulla roccia. Un’esperienza davvero unica! Nel pomeriggio, non paghi dell’avventurosa mattinata appena trascorsa, siamo andati ad arrampicare a Rosara, un paese non molto distante. Sono stata molto contenta di aver detto “si” alla proposta dei miei amici di partecipare a quest’uscita. In questo, come in ogni altra scelta della vita, a fidarsi degli amici ci si guadagna solamente! Mi è dispiaciuto per chi è rimasto a casa, soprattutto per chi è appassionato della montagna e ha detto “no” agli amici, attirato da una proposta apparentemente più allettante.
Claudia Pavone

venerdì 9 maggio 2008

01-02-03-04 Maggio arrampicata a Sperlonga (LT)

Un posto magnifico dove abbiamo dato sfogo alla nostra passione per l'arrampicata e abbiamo passato quattro giorni in vera amicizia. Siamo partiti in quindici da san Benedetto, per passare quattro giorni insieme, arrampicatori e non, giunti sul posto il primo di maggio abbiamo trovato una temperatura di quasi trenta gradi e tutto il popolo in spiaggia che faceva il bagno come se fosse agosto. Non ci siamo fatti intimorire e siamo partiti subito a rinfrescarci la memoria sotto le pareti dove io e Marco eravamo già stati.
Nell'ordine, nei giorni successivi, siamo stati ad arrampicare in spiaggia nella zona chiamata "approdo dei proci" il giorno dopo sulle pareti del "Chiromante" e l'ultimo giorno per chiudere in bellezza sull'avancorpo di destra nel "settore delle meraviglie". abbiamo passato dei giorni indimenticabili a parte l'arrampicata e i paesaggi surreali che sembravano di un'altra nazione quello che è spiccato in quei giorni è stata la bellezza dello stare insieme, di essere veramente Amici, di condividere tutto nella bellezza, ma anche nella fatica del dipendere da Colui che ci ha donato tutte queste belle cose. La sera infatti, abbiamo fatto dei momenti di riflessione su un bel libro anche se la stanchezza si faceva sentire e non mancava la preghiera del mattino sotto la parete e quella della sera prima di addormentarsi. Abbiamo vissuto pienamente questa vacanza come non potevamo fare di meglio affidandoci non a noi stessi alle nostre conoscenze o alla nostra poca bravura, ma a Lui, che ci accetta per quello che siamo e per quello che possiamo dargli ricambiando con un dono grandissimo che è la Felicità.
Ciccio

Hanno partecipato: Ciccio, Marco Consorti, Daniele Marasco, Fabio Consorti, Raffaele Bruni, Luca Olivieri, Olmo (per gli amici Marco Girolami), Giulio Mestichelli, Daniele Bolletta, Dima Massetti, Maxim Sfrappini, Daci,Salvatore Liguoro, Scudiero (Cristian Tommasi), Roberto Tommasi.
Il nosto amico Giulio dice:
Ciao sono Giulio, secondo me i quattro giorni a Gaeta sono stati divertentissimi perché abbiamo visitato dei bei posti.Posso dire che mi è piaciuto non solo perché abbiamo scalato tantissimo ma sopratutto perché a me piace stare con persone nuove cioè che non conosco. Io penso che questa gita ci abbia insegnato molto anche perché, ho imparato a stare con persone che ti ascoltano e che mi spiegano qualsiasi cosa che noi ragazzi non capiremmo... posso ringraziare tre persone con cui mi trovo molto bene e che mi fanno capire il vero senso della vita, ringrazio Marco, Ciccio e Daniele Marasco, mi sono trovato bene anche con tutto il resto dei ragazzi; penso anche che l'anno prossimo si potrebbe rifare... Questi quattro giorni sono indescrivibili non basterebbe una pagina per descriverli tutti e dico un grazie a tutti di avermi insegnato tutte quelle cose...e spero che ci andremmo a fare una bella scalata ogni tanto per rincontrarci tutti.