supporto tecnico da parte dell'associazione ASA speleoclub di Acquasanta terme
Domenica 11 maggio sono andata con i miei amici ad Acquasanta, in provincia di Ascoli, per visitare le grotte del torrente del Garrafo.
Non è stata di certo una comoda visita da turisti per caso! Guidati da un espertissimo speleologo, ci siamo attrezzati di caschetto con fiamma al carburo (una pietra combustibile che a contatto con l’acqua brucia) e abbiamo letteralmente guadato il torrente, “ammollati” fino alle ginocchia. Prodezze degne di un film di Indiana Jones! Dopo qualche passaggio scivoloso e un po’ di panico (ad un certo punto me la sono vista brutta!), siamo arrivati all’ingresso della grotta. Entrare è stato veramente emozionante! Si alternavano grotte abbastanza ampie a passaggi strettissimi, nei quali si passava solo strisciando…bellissimo! Le formazioni create dall’acqua sulfurea che, nel corso dei secoli, ha scavato le grotte erano uno spettacolo! Il momento, secondo me, più bello del giro in grotta è stato quando la guida ci ha fatto sedere e spegnere le luci dei caschetti per alcuni minuti: intorno c’era solo buio totale e silenzio assoluto e si poteva ascoltare solo il rumore delle gocce d’acqua che scorrevano sulla roccia. Un’esperienza davvero unica! Nel pomeriggio, non paghi dell’avventurosa mattinata appena trascorsa, siamo andati ad arrampicare a Rosara, un paese non molto distante. Sono stata molto contenta di aver detto “si” alla proposta dei miei amici di partecipare a quest’uscita. In questo, come in ogni altra scelta della vita, a fidarsi degli amici ci si guadagna solamente! Mi è dispiaciuto per chi è rimasto a casa, soprattutto per chi è appassionato della montagna e ha detto “no” agli amici, attirato da una proposta apparentemente più allettante.
Non è stata di certo una comoda visita da turisti per caso! Guidati da un espertissimo speleologo, ci siamo attrezzati di caschetto con fiamma al carburo (una pietra combustibile che a contatto con l’acqua brucia) e abbiamo letteralmente guadato il torrente, “ammollati” fino alle ginocchia. Prodezze degne di un film di Indiana Jones! Dopo qualche passaggio scivoloso e un po’ di panico (ad un certo punto me la sono vista brutta!), siamo arrivati all’ingresso della grotta. Entrare è stato veramente emozionante! Si alternavano grotte abbastanza ampie a passaggi strettissimi, nei quali si passava solo strisciando…bellissimo! Le formazioni create dall’acqua sulfurea che, nel corso dei secoli, ha scavato le grotte erano uno spettacolo! Il momento, secondo me, più bello del giro in grotta è stato quando la guida ci ha fatto sedere e spegnere le luci dei caschetti per alcuni minuti: intorno c’era solo buio totale e silenzio assoluto e si poteva ascoltare solo il rumore delle gocce d’acqua che scorrevano sulla roccia. Un’esperienza davvero unica! Nel pomeriggio, non paghi dell’avventurosa mattinata appena trascorsa, siamo andati ad arrampicare a Rosara, un paese non molto distante. Sono stata molto contenta di aver detto “si” alla proposta dei miei amici di partecipare a quest’uscita. In questo, come in ogni altra scelta della vita, a fidarsi degli amici ci si guadagna solamente! Mi è dispiaciuto per chi è rimasto a casa, soprattutto per chi è appassionato della montagna e ha detto “no” agli amici, attirato da una proposta apparentemente più allettante.
Claudia Pavone
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